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Per te che sei il congiuntivo
Di webmaster (del 19/05/2007 @ 21:15:24, in ITALIANO, linkato 1168 volte)

PER TE CHE SEI IL CONGIUNTIVO

Giovani, giovincelle, uomini, donne,
vecchi innamorati e tutta gente,
ascoltate la nuova coniugazione:
il verbo amare non vuole il condizionale!
Si è soliti coniugare con ragione i tempi alle persone,
ma eternamente è all’infinito
che all’amore si indica col dito;
e conviene che così sia
giacchè ogni posto e ogni via
ha ascoltato le sue voci,
e tutte le passioni, se mai son diverse,
son tutte lo stesso ammantate
sotto il participio passato dell’aver amato!
Questa eterna grammatica non porta alcuna regola,
né vuole ch’altri si giudichi dell’agir tuo, mio e suo
perciò è al presente indicativo che ogni storia si racconta
con la memoria d’ogni desinenza più feconda!
Colui che all’atto antico del sospirar d’amor per una pulzella
ha posto apostrofi dolorosi
malinconici e furiosi
l’ha trasformato in opera leggendaria
e l’ha innalzato nel santuario del passato remoto!
Poi venne, femminile e maschile, chi vi ha dato
il vigoroso assalto semplice del futuro
e la brama morbosa dell’imperativo…
Coinvolta e stravolta la coniugazione perse la ragione
e libera che fu venne in mano alla tenera introspezione
della femminilità del mondo
che tessendo e ritessendo
ordinò le maglie superiori e inferiori dell’amore
al futuro anteriore.
E’ sempre, infine, qualcuno c’è stato
Che non ha mai imparato a coniugare il verbo…
Perciò ha in uso dire: “amerei” e non “amo”,
come dire:”vivrei” e non “vivo”.
Povero illuso!
Miseramente persegui di ordinare l’amore e schierarlo nelle tue regole!
Se il tuo dolore presente o passatoti ha portato
a coniugare il verbo al condizionale,
ritieni veramente che ciò possa proteggerti
dal futuro semplice e anteriore del tuo cuore?
Pazzo!
Così te ne stai solo tra ingenue speranze di potenza
e lisce distese piatte d’accidia,
abbagliato dallo specchio opaco di te stesso…
non capisci che tu sei il congiuntivo!
Intanto, per ogni tua condizione
soffochi le tue emozioni
nell’acqua del se.
  

 A. SIMONETTI