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Un Gabbiano verso la libertà
Di webmaster (del 03/08/2006 @ 07:21:20, in ITALIANO, linkato 1301 volte)

Ho cercato di barattare una poesia per un pezzo di cielo chiedendo permesso ai mercanti d’azzurro: ho trattenuto il fiato finché ho potuto ma poi, liberando il sogno, come un gabbiano ho respirato d’immenso l’azzurro del cielo.
I mercanti d’azzurro non sono personaggi di mia invenzione. Tempo fa si presero la licenza di privare della libertà i poeti costringendoli a barattare i loro scritti per un pezzo di cielo. I mercanti d’azzurro sono personaggi fuorilegge in un mondo dove vige la legge della casualità. Essi indossano tuniche azzurre per confondersi nell’ immensità del cielo, hanno facce d’angelo e si nutrono di poesia. Son banditi dalle leggi del cielo per l’unico reato che in cielo si può commettere: spezzare le ali a un poeta.
Non è facile arrivare ai mercanti d’azzurro, di giorno si confondono e la notte si levano la tunica nascondendosi laddove non arriva la luce di una stella.
Perché esistono?
La leggenda narra la storia di poeti e menestrelli vittime dei mercanti di azzurro. Storie di poeti attaccati alla vita come una stella alla parete del cielo. Storie incredibili raccontate da personaggi comuni e poeti di carta.
L’uomo razionale è un animale troppo quadrato per accorgersi di volare... i mercanti d’azzurro esistono per rendere l’uomo cosciente della grandezza delle sue ali, ma lo fanno in maniera assai dolorosa: spezzandogliele.
Solo allora l’uomo è un gabbiano triste dagli occhi velati che, riparato al sesto piano di un palazzo grigio, osserva dal vetro di una finestra i suoi amici volare, convinto un giorno di poterli nuovamente raggiungere. Quanto alla bontà o la cattiveria dei mercanti d’azzurro è possibile esprimersi solo quando il gabbiano, una volta guarito, potrà varcare la soglia di quella finestra alla volta della vera libertà: quella del cielo!

Emanuele