Con
la consueta attenzione dedicata ai luoghi meno
prevedibili, la "Branduardly-
....Non avendo mai assistito a questo spettacolo preferiamo goderci la sorpresa, così ci incamminiamo verso il centro storico di Vercelli approfittando di un timido raggio di sole e di un provvidenziale aperitivo, ma, com'era prevedibile, quasi rispondendo ad un silenzioso richiamo, i nostri passi tornano verso strade già percorse, fino a sentire una musica... ecco il palco e l'ultima parte delle prove d'orchestra.
...Quando lo spettacolo inizia, le nuvole hanno già provveduto a nascondere i puntini luminosi delle stelle e le zanzare, incuranti dell'aria fredda, giocano dispettose tra i volti assorti del pubblico (ma come fanno i vercellesi !!!????). Al suono dell'orchestra che ci conduce attraverso le vicende di Pierino, il volto di Branduardi si anima.
...Una volta è Pierino che cammina spensierato per il bosco seguendo con gli occhi il volo degli uccelli; una volta è la "povera, sciocca" anatra starnazzante che tenta di sfuggire, ma invano, al lupo; una volta è il nonno burbero e saggio che dà istruzioni a Pierino per diventare un buon cacciatore; una volta è il gatto sornione a cui nulla sfugge... e poi diventa il lupo malvagio che finalmente viene catturato. Tutto finisce con le note della marcia trionfale che accompagnano Pierino. Branduardi, come sempre, ha incantato il suo pubblico. A chiusura della serata, in uno scroscio di applausi, la sorpresa finale: le universali note della Fiera dell'est e della Pulce d'acqua eseguite dall'orchestra. E' un'apoteosi!
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