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Il vino di Shiraz (piccolissima storia "branduardiana")

 

  Come al solito, stamattina esco per portare tre (dei miei quattro) bimbi a scuola: Claudia, Andrea e Simone. All'uscio, passata la porta a vetri del palazzo, Roma ci accoglie col freddo pungente tipico di questi giorni. Ci affrettiamo dunque ancor piu' svelti, verso l'automobile. Tanti pensieri stamattina, ma mi sono ricordato... in tasca ho la cassetta dove ieri sera ho trovato il tempo per riversare il mio nuovo CD, l'ultimo di Branduardi. A casa non trovo il tempo di sentirlo, forse in auto, chissa'...
Porto l'auto fuori dal garage, faccio salire l'equipaggio. Si parte e dopo pochissimi istanti... tutto come al solito! Nel sedile posteriore, Andrea e Simone si stanno gia' allegramente... pestando (neanche a dirlo, per futili motivi, proprio come ogni altra mattina), lagnandosi uno dell'altro senza trovare pace. Gia', e chi mette un piede troppo in la', e chi non si siede bene e disturba l'altro... e poi uno si deve portare appresso anche i propri pensieri... metti che magari si e' alzato storto di suo... che pazienza ci vorrebbe! 
La confusione intanto in macchina sta aumentando in maniera esponenziale... come domarli? A corto di risorse, provo a mettere la cassetta nello stereo, e dopo pochi istanti la calda voce di Angelo sta gia' intonando "Laila Laila"  dagli altoparlanti.

E in un attimo succede l'incantesimo.

Ovvero... il silenzio! Completo! Assoluto silenzio ! Tutti i bimbi come d'incanto, assorti ad ascoltare. Perfino Simone, di quattro anni, non si perde una nota. Rimango basito. Sapevo che Branduardi piaceva anche ai piccoli (ricordo bene come Claudia - circa alla stessa eta' di Simone - ascoltasse rapita "Si puo' fare"), ma non mi aspettavo certo un effetto cosi' subitaneo e marcato...
Per farla breve, prima di arrivare ad accompagnare tutti alle rispettive scuole, ho gia' risentito "Laila Laila" almeno cinque volte: difatti, arrivati alla fine della canzone, la rivogliono ascoltare immediatamente, mi ingiungono di riarrotolare subito il nastro.

"Ma dov'e' Shiraz ?" Mi chiede alla fine il piccolo di quattro anni, l'ultimo a dover scendere "E perche' e' cosi' importante?"

Io che proprio non so rispondergli (beh il disco l'ho appena comprato, dopotutto!) butto li' una cosa, tanto per dire..."Importante? Beh... ma certo! Sara' importante per ... per via del vino. Certo, fanno un vino buonissimo laggiu'" Lui ci pensa su, e poi mi dice "Ah! Ma forse e' perche' laggiu' fanno anche il vino dei bambini...?"


Bene, tutto qui. Perdonate se ho voluto raccontare col tono di una "storia" un piccolissimo semplice accadimento familiare. In ogni caso, sono rimasto veramente colpito dal vedere quanto e' piaciuto da subito "Laila Laila" a tutti i bimbi. Io che ho una certa eta' ormai, ricordo una vecchissima intervista - era appena uscita La Fiera dell'Est - nella quale Angelo sottolineava la sensibilita' musicale dei bambini... Beh aveva ragione!


Marco



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