Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Gentile Sig. Branduardi, ho scritto alcune filastrocche ispirate alle "Metamorfosi" di Ovidio. Essendo una biologa ho scelto i miti in cui si narra la trasformazione di personaggi mitologici in animali e piante i cui nomi scientifici conservano i nomi originari dei protagonisti (es. Dafne, ninfa trasformata in alloro il cui nome scientifico è proprio Dafne). Ne ho scritte undici (Aracne, Flora, Narciso, Adone, Cigno, Ciparisso, Pico, Eco, Dafne, Giacinto, Smilace e Croco). Non le ho ancora pubblicate, ma sarebbe per me un privilegio se lei fosse interessato a leggerne qualcuna. Invio "Aracne", la più lunga! Nell'esprimerle la mia ammirazione per le ricerche originali e emozionanti dei suoi testi, la ringrazio per l'attenzione e la saluto cordialmente. Annabella Pace L'Aquila
Aracne - Aracne, in principio fanciulla modesta,
- in seguito s’era montata la testa.
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Era una bella e operosa creatura
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maestra nell’arte della tessitura.
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Sottili e mirabili tele creava,
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l’ordito e la trama più bella intrecciava.
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Da tutti ammirata, superba e orgogliosa:
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“Le tele di lana son degne di sposa,
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con l’oro intessute, di mille colori,
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nessuno mi supera in questi decori!”
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- Pallade Atena, la dea, l’aiutava,
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ma Aracne amicizia più non le serbava
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e per questo la sfida:”Facciamo una gara,
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così scopriremo chi è la più brava!”
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La dea si trasforma, diventa una vecchia
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e, nascondendo l’usata conocchia,
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le appare dicendo:”Sei brava, fanciulla,
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e le altre donne non valgono nulla
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di fronte a te, nell’usar l’arcolaio,
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ma tu sei superba e questo è un bel guaio.
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La dea va onorata, tu sei presuntuosa!
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Devi capir questa semplice cosa:
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se la migliore tu sei sulla terra,
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non puoi ingaggiar con gli dèi una guerra.”
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“Brutta vecchiaccia, tu sei rimbambita!
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Sappi che non sono affatto pentita.
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Che abbia coraggio e non faccia il coniglio:
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l’aspetto sotto la chioma del tiglio!”
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Allor si svelò la dea all’improvviso
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e lo stupor si dipinse sul viso
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della fanciulla: un fugace rossore
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che dimostrava un umano timore.
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Ma fu per poco. La gara s’inizia
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e tutt’e due, con grande perizia
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tessono tele di grande splendore
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rubando ad Iride ogni colore.
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Così, sulla tela Atena racconta
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che molti uomini subirono l’onta
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d’esser puniti perché arroganti
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verso gli dèi: che irriverenti!
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Aracne tesse le storie di Giove
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che in gocce d’oro su Danae piove
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e ogni altro inganno che tutto l’Olimpo
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impose agli uomini in ogni tempo.
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Non sopportando l’affronto subìto
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Atena abbandona la trama e l’ordito.
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La tela d’Aracne era bella, si sa,
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ma l’arroganza non vuole pietà.
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La dea la colpì sulla fronte e così
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Aracne, umiliata, si appese e finì
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con il laccio al collo, volendo morire
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piuttosto che quella vergogna patire.
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Appena la vide ne ebbe gran pena
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la figlia di Giove, Pallade Atena,
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che la sorresse e le disse: ”Vivrai,
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ma sempre appesa, così tesserai
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la tela ogni giorno, tu e i tuoi figli,
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sospesi ai rami e a tutti gli appigli.”
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Perciò fu così che ad Aracne, ribelle,
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la dea trasformò la candida pelle,
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allungò in modo mostruoso otto dita
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ed ingrossò la sua esile vita.
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Adesso è un ragno e per questo ti dico
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che devi sempre trattarlo da amico.
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Non lo schiacciare: la sua è una storia
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che tu dovresti imparare a memoria.
Gentile Angelo, volevo condividere con lei la gioia di aver fatto 10 km a piedi tra le risaie per poter raggiungere l'Abbazia di Lucedio (ecco come appariva alla nostra partenza, e menomale che le "pulci d'acqua" sono state buone!!!!) e ringraziarla per la bellissima energia che ha saputo come sempre regalarci. Il tutto , condividerà con me, in una cornice davvero bella e ricca di emozioni antiche. Maria Elena


Mi chiamo Olivia Latina e sono una musicista, per l’esattezza una cantante lirica.
Le invio delle liriche improvvisate da me qualche anno fa ( inserite all’interno di un progetto musicale intitolato Promenade) nate ascoltando la sua musica.
Distinti saluti !
Olivia Latina
DA PROMENADE
“La voce dell’amor” Or qui m’appar in un bel sogno che spiegare vorrà i misteri del cuore. Tra sogno e realtà. GiEsemplar nobilissimo che saprà cancellare le colpe Nobil cantor di perdono: La voce dell’amor!
“L’angelo fedele” Se un angiol del ciel mi fosse un di fedel la mia spada via darei e su nel cielo volerei. Non v’è lotta ne guerrier i calzari non ho più. Se un angiol si librerà per me il delirio svanirà Per un angiol non v’è più ne lotta ne guerrier. Per un angiol triste storia d’un guerrier
“Il mistero del cavalier” Cavalier che errando vai Vieni verso me. E quel mister che ti porterà a me ci regalerà frutto da passion Ti darà la vittoria in cor. Odi il canto sacro vanto pel cavalier che viene a me Giunto è il di' che risuonò pel tuo ritorno ognor!
Il mio nome è Cosmina Lefanto, fotografa per passione e non solo, La voglio ringraziare per la bellissima serata che ci ha regalato Lei e i Suoi collaboratori. Grazie!
Le invio gli scatti fatti, e grazie per il ritratto che mi ha regalato 
da cuore a cuore, Cosmina Lefanto
(Prima Parte)



Di webmaster (del 07/05/2008 @ 17:33:11, in ART, linkato 2980 volte)
Apreciados señores, soy una fan de Barcelona (España) que sigue las andaduras de Angelo Branduardi desde el año 1997. Aunque Branduardi no viene nunca a España (es una lástima), esperamos que algún dia se decida a venir por aquí para que podamos disfrutar de uno de sus estupendos conciertos. Me gustaría demostrar mi admiración por el Maestro ofreciendole mi inspiración branduardiana con mucho amor y estima. Me haría mucha ilusión poderla ver publicada en su sitio. Muchas gracias. Gentile signori, sono una fan di Barcelona (Spagna) che segue il percorso musicale di Branduardi fin dal 1997. Siccome Branduardi non viene mai in Spagna (peccato!), speriamo che in un futuro prossimo Branduardi ci diletti con un suo splendido concerto. Mi piacerebbe dimostrare la mia ammirazione al Maestro offrendogli la mia ispirazione branduardiana, con tutto il mio cuore ed stima. Mi farebbe molto piacere se la mia ispirazione fosse pubblicata dal vostro sito. Mille grazie e saluti dalla ESPAÑA. Anna

Mi chiamo Vincenzo e abito a Rieti. La mia grande passione musicale si chiama ANGELO BRANDUARDI, le sue canzoni mi hanno ispirato questo racconto. Sono anche il fondatore di un fans club a lui dedicato: www.locandadelmalandrino.it e della relativa mailinglist: http://it.groups.yahoo.com/group/Locanda_del_Malandrino/ Sarebbe per me un grande onore veder pubblicato il racconto, e questa presentazione, nello spazio ospiti del sito ufficiale. Grazie! Vincenzo Scossa

IL VIANDANTE
“…TANTI ANNI FA incontrai un viandante, veniva da molto lontano, probabilmente dALLA FIERA DELL’EST, era vecchio e camminava molto LENTAMENTE. Mi raccontò che durante quel lungo viaggio aveva assistito ad eventi incredibili, come la NASCITA DI UN LAGO, era molto stanco e allora ci sedemmo a riposare SOTTO IL TIGLIO. In gioventù era stato IL POETA DI CORTE di un valoroso nobile, IL SIGNORE DI BAUX. Al castello era stimato e benvoluto da tutti, ma un giorno fu accusato, ingiustamente, di essere lui IL LADRO, che aveva rubato IL LIBRO segreto.Giurò la sua innocenza ma non venne creduto e fu cacciato. Si mise allora a girovagare CERCANDO L’ORO, arrivò quasi AI CONFINI DELL’ASIA. Visitò luoghi meravigliosi ma anche molto strani, per esempio navigò un fiume su BARCHE DI CARTA, un’altra volta fu colpito da un sonno profondo, scoprì solo in seguito di esser giunto sulLA COLLINA DEL SONNO. Il tempo passava, ma io ero come ipnotizzato dai suoi racconti, non avevo nessuna intenzione di lasciarlo andare, LA LUNA intanto aveva fatto capolino in UN ANGOLO DI CIELO. Udimmo in lontananza il canto sinistro di un uccello NOTTURNO, si trattava de IL GUFO E IL PAVONE. Aveva appena ripreso il suo straordinario racconto, quando da una radura arrivò una MUSICA meravigliosa, ci precipitammo a vedere chi ne fosse l’artefice, il mio misterioso compagno lo riconobbe subito.... è IL VIOLINISTA DI DOONEY!!!! esclamò, lui gira per paesi e città, portando gioia e allegria.

Purtroppo quella musica non richiamò soltanto la nostra attenzione, ma anche quella delLA STREGA…bbbrrr che paura, aveva un aspetto tetro sembrava quasi LA BELLA DAMA SENZA PIETA , si tolse le sue scarpe appuntite ed iniziò un travolgente BALLO IN FA DIESIS MINORE, in quella occasione il suo cavaliere era L’APPRENDISTA STREGONE... L’AMICO della strega aveva in testa IL CAPPELLO A SONAGLI. PIANO PIANO,impauriti, indietreggiammo facendo ritorno alla radura. Il mio amico raccontò ancora di quella volta che giunse a INNISFREE, L’ISOLA SUL LAGO, quel posto era abitato da uomini molto piccoli di statura, e così lui fu scambiato per il gigante GULLIVER, lo fecero prigioniero legandolo alle mani e ai piedi. Fu liberato dopo qualche giorno da alcuni UOMINI DI PASSAGGIO. Era quasi l’alba, faceva molto freddo nel bosco, io cominciavo ad avere una certa FAME DI SOLE, inoltre il sonno si stava impossessando dei miei occhi, il mio amico capì che era giunto il momento di andare, ma PRIMA DI RIPARTIRE mi sussurrò all’orecchio una dolce NINNA NANNA…”

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