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Infine
Di webmaster (del 15/06/2007 @ 21:17:51, in ITALIANO, linkato 958 volte)

Questa volta si tratta della signora Bovary, che ha percorso gli audaci sentieri borghesi e l'intrepido perbenismo ottocentesco, per affermare il suo diritto alla felicità e, come tante altre figure femminili dell'universo branduardiano, alla fine sorvola e supera i confini del bene e del male per essere una tipologia di personaggio eterno.

Alessandro Simonetti.



INFINE
 
Emma è morta!
Aveva già scritto il suo finale
D’arsenico amaro, rabbia e disillusione.
Ha avuto ragione della sua corsa e della sua vita inventata,
è arrivata sola, prima e ha detto basta.
La sua recita era ormai degenerata
In uno squallido spettacolo ordinario
E ogni suo calendario segnava un anno in più
Di solitudine e di malinconia.
Emma portava in giro un baule pieno d’illusioni
E impegnava a caro prezzo ogni sogno e aspirazione
Di vivere una vita non banale
E del farsi male giocava il rischio.
E male te ne sei fatta fino in fondo…
Ma a te è piaciuto cucire amore ad amore,
passione a passione
egoismo e tenerezza,
e così hai ordito il canovaccio scucito
che è stata la tua vita.
Ora con gli occhi chiusi, distesa su un letto normale,
d’intorno contano le tue ragioni o i tuoi mali,
li ascolti?
Dispiacere, rabbia, dolore, indifferenza e il ”ben ti sta”,
sono queste le condoglianze che incensano la tua sera!
Se ogni fiore che nasce sbocciando tra i sassi
Sapesse quanto, il suo esser bello, gli costa e
Pagar caro, alla luce e all’arsura del deserto, il tributo,
ripiegherebbe nella terra scura e a nessuno mostrerebbe la sua corona…
ma la natura gli impone lo stare dritto e manifesto,
l’esporsi al cielo, al vento, alle tempeste,
agli insetti, agli uomini e alle cose…
e così si aspetta e spera in cose belle:
d’esser ben raccolto e mai calpestato,
d’essere un fiore sempre amato.
Infine, se nessuno lo porta via,
passato il giorno, insieme, il fiore declina
nella comune fine.
Tu, Emma, hai scelto il tuo compianto
E ne hai avuto vanto nelle tiepide albe della primavera,
negli odorosi respiri di maggio,
tu ancora sei viva, anima amante dei sogni e delle speranze.
 
A. Simonetti