Mi fa il verso la cornacchia nera
MI FA IL VERSO LA CORNACCHIA NERA E’ passata la pioggia a lasciare violento il profumo della terra, dalla balaustra sul cortile il giardino è ancora umido di grigio. Come vento di aria bagnata, fresco e imbrattato di nuvola, all’altezza dello stomaco sento la sospensione: l’intima malinconia che accompagna l’anima inquieta. Il verso della cornacchia nera deride i miei pensieri, mi scuote dal vuoto torpore del viaggio appena intrapreso e già finito nel mondo del mio infinito. Una nausea mi assale della mia inadeguatezza, della mia irragionevolezza, della mia persistente tristezza… e di nuovo sento quella stessa ansia inurlata! Ma il verso della cornacchia nera divide i miei pensieri: ieri per ieri, oggi per oggi, a paio a paio, ad uno ad uno e poi basta… mi ridesto da un sonno mai dormito. La mia vita trascorsa sempre di lato senza mai guardare dritto in faccia ogni cornacchia nera... E quella ride dei miei pensieri, mi riconosce per come sono ed ero a metà tra il vetro e la balaustra a guardare il tempo che fa.
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