LA VELA
Il vento del Nord non soffiò… Il vento del Sud non soffiò… Quale sospiro gonfiò la vela! …e giunse lieve Quale colore portò alla sera!
Strane stelle, geroglifici divini, direzioni insapute nella pagina oscura quella sera quale percorso segnaste alla vela?
Onde assenti e silenziose nel morbido ventre scuro quali pensieri cullaste nei sogni di “altri “ marinai della vela?
E quando l’Aurora li vide stesi sulla bianca sabbia… e la vela non c’era… corse subito a svegliare il Sole che dall’Est tornava pallido, incolore.
“Dimmi contadino quale regno e quale regina di domandar dobbiamo in questa terra?”
“Io aro la terra di buon mattino fino a che rosso il Sole sia.. Seguite la via…”
Né stoffe preziose, né armi, né orpelli, dinanzi a lei depose Cupido l’infausta vela e d’amore accecò l’orgoglio di marmo frutto delle sue strisce di pelle.
E così, perverso bimbo divino, innamorasti la mia regina dello strano marinaio che tra boschi cammina ormai!
“Dimmi contadino quale regno e quale regina di domandar dobbiamo in questa terra?”
“Io aro la terra… Stamattina il mare la vela porta via… Seguite la scia…”
Crudele mostro divino: così ingannasti la mia regina? E la vela, mentre si allontana, vede la lama balenante nell’aria e poi nel seno….
Il vento del Nord non soffiò… Il vento del Sud non soffiò… Lo stesso sospiro gonfiò la vela! …e giunse lieve sopra il contadino che ara la terra di buon mattino, sullo strano marinaio, sulla vela che si tese leggera…
A. Simonetti
(Porgo doverosi ringraziamenti per l'uso della posta elettronica alla dolce e "misteriosa " signora senza la quale non avrei mai saputo incamminarmi per questo viaggio...)
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