collezionebranduardiana

PRESENTAZIONE

 

Chi sono 

L’idea di creare un sito un po’ diverso è venuta a me, Riccardo, qualche mese fa; nella mia forsennata ricerca dei vari pezzi di Angelo Branduardi, mi imbattevo in una miriade di stampe differenti, con particolari minimi, ma che differenziavano le copertine degli album e dei CD. Le cose si complicavano ulteriormente nel momento in cui toglievo il disco dalla copertina ed osservavo l’etichetta…..Ecco allora nascere un database in cui avere, come nelle tavole sinottiche, un colpo d’occhio istantaneo sulle diversità tra le varie stampe. Ma non bastava…come fare a ricordare a quale varietà di etichetta corrispondeva quel tipo di edizione musicale, quel paese di stampa, ecc.? Ecco l’esigenza di associare delle immagini a tutti questi particolari evidenziabili nei vari dischi.

L’idea è rimasta un po’ nel cassetto, fino a quando ho coinvolto in questa avventura un amico …cibernetico, conosciuto nella mail-list  Branduardi-ans: Michelangelo. La sua proposta è stata di affidarmi la sezione relativa al collezionismo su questo ampio e meraviglioso sito. Per me è stata una bella fortuna, non avendo esperienza nella creazione di siti web. Ho dovuto pertanto occuparmi solo del trasferimento dei dati a Michelangelo: il suo apporto tecnico è stato determinante nella creazione di questo sito, che  è stato pensato per crescere grazie all’apporto di tutti quelli tra voi che avranno notizie in merito alla discografia   branduardiana. Chi è diventato collezionista lo rimane per tutta la vita, perché MAI si è sicuri di avere completato la collezione…c’è sempre qualche pezzo che manca, e quando si è convinti di aver raggiunto il massimo…spunta qualche disco del quale nemmeno immaginavi l’esistenza…

Talvolta sono convinto che il collezionismo sia una sottile forma di mania o un gesto fine a se stesso: per usare un termine branduardiano “una vanità di vanità…”. Talvolta invece mi soffermo a pensare al mio amore per la musica di Angelo, alla meraviglia per l’armonia con cui egli riesce a fondere suoni che provengono da strumenti diversi, alla dolcezza che traspare da certe canzoni, al ritmo che troneggia in altre…allora capisco che la mia collezione è una sorta di tributo ad un musicista che con le sue note mi ha visto tramutare da adolescente a uomo, da studente a professionista, da marito a padre…Nonostante le tante gioie vissute, i molti dolori patiti, i numerosi cambiamenti subiti, l’ammirazione per la musica di Angelo è rimasta sempre la stessa, anzi si è accresciuta nel corso degli anni…   

   

 

La mia collezione

Gli inizi

Il collezionismo è una malattia, che nel mio caso ha manifestato….un netto aggravamento con l’utilizzo dello strumento di ricerca più potente esistente al mondo: internet.

La mia passione per Angelo nasce nel 1978, ma solo successivamente esplose quando assistetti al mio primo concerto (1979)….Veniva pubblicato quell’anno “Cogli la prima mela”, durante il quale mi ammalai seriamente di Branduardite, termine coniato da una amica conosciuta nella mail list BRANDUARDI-ANS. Da allora ho acquistato tutti gli album di Angelo, dapprima gli LP, anche degli anni precedenti al 1979, poi anche i CD, quando questi fecero la loro comparsa, prima affiancando il mitico vinile, poi (ahimè!) sostituendolo completamente. 

 

Una collezione essenziale

Ricordo che allora evitavo di acquistare le compilations, le raccolte e tutti quegli album che mi sembravano un espediente per svuotare le tasche dei fans affamati di musica. I 45 giri mi ricordavano la minicollezione di dischi degli anni 60 di proprietà dei miei genitori, e mi parevano ridicoli di fronte all’imponenza del 33 giri. Anche gli album cantati in lingua straniera non venivano da me considerati, anche perché dopo decine e decine di volte in cui ascoltavo Angelo cantare in Italiano, il mio orecchio male tollerava quei ghirigori in francese e quella cadenza scolastica che caratterizzavano i primi album in inglese….Angelo mi sembrava ridicolo, caduto anche lui nel tranello del “passo più lungo della gamba…”: il mito del successo all’estero, quasi un desiderio di…emigrazione della musica nostrana….Solo più tardi capii come una musica che affonda le radici nella musica popolare occidentale (le filastrocche ebraiche, le ninne-nanne bretoni, le danze celtiche…), non poteva rimanere imprigionata nei confini del nostro paese….Ascoltando LP splendidi come “Tout l’or du monde” e “Confession d’un malandrin” sono riuscito anch’io a superare i limiti imposti dalla lingua, e ad apprezzare le nuove musicalità delle liriche tedesche, francesi, inglesi, olandesi, spagnole…

Tornando alla mia collezione, l’euforia esplosa nel 1979 venne mantenuta nel tempo grazie ad album storici, come “Branduardi 81”, “Cercando l’oro”, “Branduardi canta Yeats”….La collaborazione con Maurizio Fabrizio dava un tocco magico alla musica di Angelo, con quegli arpeggi infiniti e quegli arrangiamenti da brividi….Ho vissuto poi una fase di stanca quando vennero pubblicati “Pane e rose” (1988) e “Il ladro” (1990), i cosiddetti album minimalisti, cioè essenziali, scarni, asciutti….Inoltre il 1990 coincide con il mio ingresso nel mondo del lavoro, alla tenera età di 26 anni, finita l’università (sono medico) ed il servizio militare….gli impegni lavorativi divennero pressanti, nel 1994 mi sposai e vennero i figli (1995 e 1999)….tappe fondamentali nella mia vita, a cui facevano da sfondo gli album di Angelo, ormai pubblicati solo sui “gelidi” CD, senza più possibilità di percepire l’odore del vinile e delle copertine in cartone…

 

Elogio al vinile

Avete mai sentito l’odore della musica su vinile? Avete mai frequentato uno di quei negozi di dischi usati, nei quali il vinile la fa ancora da padrone ed il profumo delle copertine usate si diffonde nelle stanze? E le mitiche copertine apribili? E gli inserti colorati, le pagine dei testi? Emblematico è l’LP La pulce d’acqua, con quelle favolose 9 tavole colorate, la copertina apribile, le dediche e le frasi celebri….Sul CD tutto è asettico, il plexiglass non profuma come le copertine del vinile, la polvere sui microsolchi degli LP, ben visibile in tutto il suo candore sullo sfondo dei cerchi neri, non pare depositarsi mai sulla parte incisa del CD. Persino quei fruscii, quei “click” che ben conosciamo ci fanno capire quanto è vissuto un vinile, quanto lo abbiamo amato, ascoltato, carezzato con le spazzoline in velluto per mantenerlo rigorosamente preservato dalle aggressioni della polvere…

 

Pausa di riflessione

Negli ultimi 10 anni mi è successa una cosa strana: mentre per album quali “La luna” o “Alla fiera dell’est” ricordo esattamente i titoli delle canzoni, addirittura nella giusta successione dalla prima all’ultima, per gli album pubblicati dal 1990 in poi….faccio fatica a ricordare i titoli….sono cambiato io o è la musica di Angelo che è meno graffiante? Forse entrambe le cose, anche se tra le  canzoni canzoni pubblicate nell’ultimo decennio molte di esse  rimangono indimenticabili…. L’amore non è tramontato, si è modificato, rafforzandosi nel tempo…

 

L’esplosione della malattia del collezionismo

Ma come è scoppiata la vera mania del collezionismo in me?

Dal novembre 2000 utilizzo internet (mai usato prima!), e a dicembre ho iniziato a cercare i siti in cui poter trovare l’album che io preferisco, e che mancava alla mia “timida” collezione…LA LUNA…

Un ragazzo di Genova mi procurò il disco, ma a …tradimento  inserì nel pacco una lista degli LP di Angelo che lui vendeva….Va ou le vent te mene, Du pain et des roses, Fables and fantasies…e la curiosità mi assalì. Fondamentale fu capitare in un sito favoloso, che certamente molti di voi conosceranno, gestito dal mio amico Oliver dalla Svizzera: www.chez.com/branduardi/ . In esso sono elencati tutti i dischi pubblicati, nelle varie lingue, con le case discografiche e gli anni di pubblicazione, oltre all’elenco delle canzoni contenute e a tutte le foto delle copertine….E rimasi folgorato…

 

L’incremento delle spese…

Cominciai a cercare le aste on-line e negozi on-line in cui trovare i pezzi mancanti….E quanta solidarietà ho trovato! Con altri fans abbiamo scambiato dischi, estendendo le nostre collezioni, dandoci consigli, informazioni, notizie….la musica ha la capacità di legare tra loro persone di paesi ed abitudini diverse, di superare gli ostacoli della lingua per un unico fine…lasciarsi travolgere dalla passione per la musica….

 

Vari modi per collezionare

Ma come si fa a crearsi una collezione? Bisogna fissare degli obiettivi. Io all’inizio decisi di colmare i vuoti acquistando le famose compilations e le famose raccolte da me ignorate nel corso degli anni, poi cercai di completare la collezione degli albums in lingua straniera, ripromettendomi di non spendere soldi in 45 giri e CD singoli….Ma era solo questione di tempo…mano a mano che una sezione della collezione si completava, mi dedicavo ad un’altra…..Ed anche i 45 giri e i CDs entrarono nello scaffale dedicato ad Angelo…

  Dove è stato possibile,  ho cercato di reperire sul mercato sia le pubblicazioni su CD che quelle su vinile. Per tutti gli album ho almeno 1 pezzo (o CD o vinile), ma per la maggior parte possiedo entrambi…Ancora in fase di completamento è la parte relativa alle collaborazioni con altri artisti.

 

L’ultimo sforzo:

Solo recentemente ho deciso di tentare un’impresa…impossibile, che non avrà mai fine (e forse questo è il bello del collezionismo); di ogni album esistono stampe francesi, tedesche, italiane, olandesi, inglesi…..e all’interno di ogni singola nazione ogni album è stato pubblicato di sovente con etichette differenti (Musiza, Ariola, Arabella, Polydor, ecc). Quello che ho tentato di fare è stato di ricostruire il più fedelmente possibile la mappa delle varie pubblicazioni di ogni singolo album….Ovviamente c’è anche il tentativo di acquistarle in giro per l’Europa, ….ma le differenze sono così fini, che spesso anche il venditore è imbarazzato di fronte alle domande ultraspecifiche del collezionista affamato….è un lavoro enorme, difficoltoso soprattutto perché la mappa completa si definisce man mano ad ogni pezzo scoperto, gli aggiornamenti sono quasi quotidiani e il dubbio che qualcosa sfugga è sempre lì minaccioso ad assalire il povero collezionista. Per facilitare la consultazione, ho creato un elenco dei dischi in mio possesso, in cui è possibile verificare le differenti edizioni, le etichette e i numeri commerciali dei singoli album.

Il contributo di tutti voi può essere importante per completare le notizie riportate nel sito e per correggere eventuali mie inesattezze….

 Riccardo Scotti

      

 

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